Rianimazione CardioPolmonare

La nostra organizzazione ha al suo interno un certo numero di volontari che hanno formazione ed esperienze pluriennali come soccorritori 118 ed il processo di analisi attuato al momento della sua costituzione ha fatto maturare l’idea che questa ricchezza di conoscenze ed esperienze potesse essere messa al servizio dei cittadini.

Abbiamo ritenuto dunque mettere tra i nostri obiettivi istituzionali quello di sensibilizzare i cittadini e la società civile alla diffusione della cultura dell'emergenza, far conoscere i pericoli a cui si può andare incontro quotidianamente, come prevenirli e che comportamento adottare in caso di necessità, con particolare attenzione alla prevenzione della morte cardiaca improvvisa e alla diffusione delle manovre per la rianimazione cardiopolmonare.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) dichiara infatti che “quando si è testimoni di un arresto cardiaco, eseguire in maniera immediata e corretta le manovre per la Rianimazione CardioPolmonare (RCP) aumenterebbe di 2-4 volte il tasso di sopravvivenza, con ripercussioni significative alla salute globale”

Per questo motivo dal 2012 è Centro di Formazione IRC-Com e in questo ambito organizza percorsi formativi/informativi mirati ad insegnare a tutti i cittadini le tecniche elementari del primo soccorso, la disostruzione delle vie aeree e le manovre salvavita per la rianimazione cardiopolmonare sia per l’adulto che per il bambino, ossia le tecniche BLS/BLSDa (Basic Life Support and Defibrillation) e PBLS/PBLSDa (Pediatric Basic Life Support and Defibrillation).

Da marzo 2017 è anche Centro di Formazione BLSD accreditato presso l'Ares 118.

A differenza di quanto si possa pensare, le tecniche del BLS sono accessibili a chiunque, perché sono semplici, sicure e non richiedono una specifica preparazione sanitaria.

Inoltre la loro diffusione è importante fin dall’età scolastica: i ragazzi a partire dai 12 anni possono imparare la RCP, ma anche i più piccoli, se addestrati, cercheranno naturalmente aiuto da parte degli altri se un adulto è in pericolo. Un bambino non addestrato non sa come chiedere aiuto. Dunque, insegnare le manovre di primo soccorso e la RCP in giovane età, porterà più fiducia al bambino che sarà in grado, così, di attivare un’azione di salvataggio in caso di emergenza.

Per raggiungere l’obiettivo preposto, oltre ai corsi ai cittadini, VPTE ha portato avanti nel corso degli anni diverse iniziative alcune delle quali possono essere considerate progetti istituzionali: “Progetto VIVA” e “Soc…corri a Scuola”.

In allegato la relazione portata ai lavori dell’Assemblea IRC-Com del 26/11/2016 sulle attività da noi portate avanti per la diffusione della conoscenza delle manovre per la rianimazione cardiopolmonare.